sabato 22 gennaio 2011

Rende Futurista: Contatti

Rende Futurista: Contatti: "Contatti: Work in Progres"

sabato 22 maggio 2010

LETTERA AL PRESIDENTE NAPOLITANO


Mi chiamo Carbone Francesco e le scrivo per metterla al
corrente della mia situazione che ha a dir poco dell'incredibile. Ho denunciato
con denuncia querela i capi della procura di Verona Papalia e Schinaia
i quali , pur avendo in mano tutte la prove fornite da me allegate
alla mia denuncia contro alti dirigenti Di Poste Italiane , Dirigenti
dell'Ispettorato del Lavoro, Dirigenti dello Spisal, ditte appaltanti e un
dirigente della Cgil, non hanno fatto alcuna indagine e dopo 17 mesi e 8
giorni hanno archiviato la mia denuncia senza neanche avvisarmi come la
legge prevede. Hanno leso il mio diritto di avere giustizia per i diritti
negati. Brevemente le spiego la situazione. Io per 7 anni sono stato
responsabile su Verona della ditta che ha l'appalto di Poste Italiane fino a
quando sono stato costretto a dare le mie dimissioni a seguito di minacce e
vessazioni ricevute dall'amministratore della ditta appaltante , e dagli
alti dirigenti di Poste Italiane per le mie lamentele sulle lacune
lavorative che praticamente erano: nessun tipo di sicurezza e igiene sul
posto di lavoro, obbligati a fare lavori che non ci competevano per
contratto, presenza di lavoratori in nero, straordinari sottopagati in nero,
mezzi di trasporto mal messi e spesso senza revisione, continui insulti e
minacce dal personale e dai dirigenti. Praticamente ho denunciato i fatti al
dirigente della Cgil il quale oltre a non fare niente mi ha consigliato di
non disturbare gli alti Dirigenti di Poste Italiane in quanto avrei perso il
posto di lavoro e vedendo la mia perseveranza, ha riferito a tutti gli
autisti che per colpa mia e delle mie continue lamentele avrebbero perso il
posto di lavoro , creando attorno a me il vuoto.Ho denunciato presso
l'ispettorato del lavoro la presenza ,all'interno di Poste Italiane ,di
lavoratori in nero con tesserino identificativo fornito dai dirigenti di
Poste Italiane e non è stato fatto alcun controllo. Ho denunciato presso lo
Spisal di Verona tutte le irregolarità riguardanti la sicurezza e igiene nei
posti di lavoro ed è stato fatto solo qualche controllo. Dopo tutto ciò essendo
sicuri di essere intoccabili, il Direttore del Triveneto di Poste Italiane Roberto Arcuri
manda una raccomandata al mio datore di lavoro obbligandomi a non entrare in
tutti gli uffici di Poste Italiane e di consegnare il pass di entrata , in
quanto elemento indesiderato per aver chiesto il rispetto del contratto e
della sicurezza sul lavoro. A questo punto prendo tutta la documentazione in
mio possesso ( documenti , foto e video) e vado a presentare denuncia alla
Procura della Repubblica allegando il tutto. Dopo un mese il mio avvocato
viene convocato per consegnare alla procura tutti i numeri di telefono di
tutti i lavoratori in nero e poi il nulla. Nessuna convocazione e dopo 17
mesi e 8 giorni , dopo che gli appalti erano stati riconsegnati alle stesse
ditte, il capo della procura Schinaia mi archivia la denuncia senza neanche avvisarmi
come la legge prevede ,con nessuna motivazione e senza interpellare il Gip (FACCIO PRESENTE
CHE ALL'EPOCA DEI FATTI OLTRE A ESSERE PERSONA OFFESA DAI REATI ERO
INCARICATO DI PUBBLICO SERVIZIO OBBLIGATO DAL CODICE PENALE A DENUNCIARE
FATTI DI RILEVANZA PENALE). Secondo lei è giusto e normale in una Nazione
definita Civile , perdere il posto di lavoro , perdere la dignità , perdere
il diritto di avere giustizia per aver fatto il mio dovere e aver preteso i
miei diritti? Mi sono dovuto ritrasferire con tutta la mia famiglia nella
mia terra di origine la Sicilia . Mi ritrovo disoccupato da 2 anni , deriso
e guardato male da tutti in quanto mi sono messo contro alti Dirigenti
pensando di avere giustizia e come ciliegina sulla torta mi viene negato il
diritto di chiedere il risarcimento dei danni subiti da me e dalla mia
famiglia.
Agli atti mancano documenti importanti che erano stati inseriti a loro dire dai miei avvocati
e che comunque dovevano inserire i direttori di ulls e direzione lavoro
nelle loro misere e false perizie . Per questo motivo e per tutti gli altri motivi gravi
ho scritto al presidente della repubblica e al ministro alfano chiedendo che immediatamente
vengano inviati gli ispettori a verona per sequestrare e verificare l'operato del capo della procura.
Ancora una volta nessuno si muove e nessuno fa niente.
Ho consegnato la richiesta fatta al ministro alfano e la lettera al presidente della repubblica
allegando tutta la documentazione in mio possesso piu le denunce anche a:
Procura di Roma
Procura Generale di Roma
Consiglio Superiore della magistratura.
A tutt'ora nulla...........
VI SEMBRA UN MOTIVO VALIDO PER PROTESTARE DAVANTI IL PARLAMENTO?
VI SEMBRA GIUSTO NON AVERE IL DIRITTO DI ESSERE ASCOLTATO?
VI SEMBRA GIUSTO CHE NESSUN GIORNALISTA ABBIA IL CORAGGIO DI PUBBLICARE LA MIA STORIA?
DAVANTI AL PARLAMENTO HO PORTATO TUTTA LA DOCUMENTAZIONE CON TUTTE LE DENUNCE CHE HO FATTO FINO A ORA COMPRESE LE
DENUNCE QUERELE CONTRO I MIN. ALFANO BRUNETTA SACCONI PER ART 328 C.P.
UN ONOREVOLE DOVEVA ESSERE PRESENTE PER FARGLI VISIONARE IL TUTTO E QUANDO L'HO CHIAMATO AL CELLULARE SI E' NEGATO FACENDO FINTA DI NON CONOSCERMI.
PUR AVENDO UNA PETIZIONE ON LINE MI NEGANO ANCHE IL DIRITTO DI AVERE UN'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE.
Il 28 aprile ho inviato una richiesta di intervento disciplinare al CSM per i procuratori che volontariamente hanno messo la mia denuncia querela a mod 45 per autoarchiviarla.
Ho chiamato il CSM e mi hanno risposto che la mia richiesta e' in mano al relatore dal 5 maggio e la pratica e' 309/2010.
Nelle mie pagine su facebook trova tutte le informazioni.
le posto i link.
http://www.facebook.com/pages/Francesco-Carbone-il-coraggio-di-denunciare/107453602609163

http://www.facebook.com/group.php?gid=287546343565&ref=mf

http://www.facebook.com/profile.php?id=100000575866679


Sicuro di una sua risposta le porgo distinti saluti.
Carbone Francesco

La lettera sottostante e' stata consegnata a mano al Quirinale per il Presidente Giorgio Napolitano.E' stata consegnata per conoscenza anche al Consiglio Superiore della Magistratura di cui e' Presidente lo stesso Giorgio Napolitano.A oggi non ho ricevuto alcuna risposta.
http://www.facebook.com/album.php?aid=16400&id=100000575866679&ref=mf

venerdì 21 maggio 2010

UNO PER TUTTI TUTTI PER UNO


Cari Amici vogliamo mettere paura alla Casta seriamente ?

Vogliamo far capire alla Casta che il Popolo Italiano non e' fesso per come credono?

Vogliamo far capire ai Potenti che le leggi le sappiamo usare anche noi contro di loro ?

Chi di legge ferisce, di legge perisce.

Io ci metto la faccia e le mie denunce contro la Casta ,
voi la presenza e l'impegno di invitare tutti i vostri amici a quest'evento
e invitare tutti i vostri amici alla pagina Carbone Francesco (il coraggio di denunciare)

http://www.facebook.com/pages/Francesco-Carbone-il-coraggio-di-denunciare/107453602609163?ref=mf

Se non sapete chi sono vi invito a leggere le note e i link in bacheca
la mia pagina e' aperta a tutti tranne che ai maleducati.

Se ancora non conoscete la mia lotta contro la Casta aprite il link
sottostante e leggetelo.

http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fassdisabilibasiglio.wordpress.com%2F2010%2F05%2F20%2Fcronaca-di-vera-ingiustizia%2F&h=32d54

Ecco un metodo per poter invitare tutti i tuoi amici su una Pagina Fan,
o all'evento con pochi gesti:

1. Copia il seguente codice: javascript:fs.select_all();
2. Vai sulla Pagina Fan e l'evento.
3. Clicca su "Suggerisci agli amici". (link posizionato sotto la foto)
4. Incolla nella barra degli indirizzi del tuo browser il codice che hai copiato prima.. e premi Invio
5. Tutti i tuoi amici verranno selezionati! (attendi un pò visto che i contatti sono tanti) .. Procedi con “manda inviti”.

Ti consiglio di ripetere la stessa operazione 3 o 4 volte… quando i contatti sono tanti..l’invito non arriva proprio a tutti contemporaneamente! …ripeterlo è meglio…fino a quando non seleziona più nessun amico.

IN NOME DEL POPOLO PER IL POPOLO.
VI SEMBRERA' UN'IDEA FOLLE MA NON LO E'.
IO CI CREDO FERMAMENTE E SPERO ANCHE VOI.
BASTA LEGGI AD PERSONAM E REGOLE SOLO CONTRO IL POPOLO.
LA LEGGE DEVE ESSERE UGUALE PER TUTTI COME SANCITO
NELLA COSTITUZIONE ITALIANA E CHI SBAGLIA DEVE PAGARE
CHIUNQUE ESSO SIA.
SICURO DEL VOSTRO INTERESSAMENTO E DEL VOSTRO PICCOLO MA
GRANDE IMPEGNO VI RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE.

giovedì 28 gennaio 2010

Ai Segretari nazionali dei partiti politici

La Calabria non ha bisogno di eventi celebrativi per combattere le mafie, ma di scelte politiche coerenti con il propalato impegno contro la criminalità organizzata e il sistema politico-mafioso-clientelare che ne uccide la libertà, la dignità e il futuro.
Non possiamo e non vogliamo rischiare, dopo le ultime due esperienze di governo regionale, di avere, per la terza volta, il Consiglio regionale più inquisito d’Italia.
Non vogliamo rischiare che le intimidazioni mafiose degli ultimi giorni fiacchino la reazione dei cittadini e delle forze sane della politica.

Per questi motivi:

CHIEDIAMO A TUTTI I SEGRETARI NAZIONALI DEI PARTITI POLITICI CHE SI FACCIANO GARANTI DELLE CANDIDATURE PRESENTATE IN CALABRIA ED ABBIANO IL CORAGGIO DI RIFIUTARE SENZA COMPROMESSI IL RICATTO DI POTERE DEI CACICCHI LOCALI, I PACCHETTI DI VOTI CLIENTELARI E OPACHI, LE CANDIDATURE DI CHIUNQUE NON GARANTISCA LA PIÙ TOTALE ESTRANEITÀ A TALE SISTEMA.

PRIMA DI CHIEDERE AI CALABRESI DI FARSI EROI, RIFIUTANDO DI VOTARE CHI, SOTTO MINACCIA DELLA PRIVAZIONE DEI LORO DIRITTI TRASFORMATI IN PIACERI, GLI ESTORCE IL VOTO , DIMOSTRATE VOI DI AVERE IL CORAGGIO DI RIFIUTARE QUEI VOTI E QUELLE CANDIDATURE.

IL VOTO CLIENTELARE E’ UN VOTO SCHIAVO, SPESSO E’ UN VOTO MAFIOSO, IN NESSUN CASO E’ UN VOTO LEGITTIMO, POICHÉ CHE PERPETUA UN POTERE NUDO E ANTIDEMOCRATICO DI CUI NON SI PUÒ E NON SI DEVE ESSERE SILENZIOSI CORRESPONSABILI O PEGGIO, IPOCRITI CONNIVENTI.

CHIEDIAMO AI SEGRETARI NAZIONALI DEI PARTITI POLITICI CHE ABBIANO IL CORAGGIO DI SOSTITUIRE UNA CLASSE DIRIGENTE CHE HA AMPIAMENTE DIMOSTRATO DI NON SAPERE, O NON VOLER RISOLVERE, I PROBLEMI DEL SUD, CON UNA NUOVA GENERAZIONE DI UOMINI E DONNE ONESTI E CAPACI, CON I TANTI TALENTI CHE CERTA POLITICA HA VOLUTAMENTE EMARGINATO, CON I TANTI BRILLANTI E LIBERI GIOVANI CALABRESI CHE, PER NON PIEGARSI AL RICATTO DEL LAVORO OFFERTO IN CAMBIO DEL CONSENSO ELETTORALE A VITA, SONO STATI COSTRETTI AD ABBANDONARE LA LORO TERRA PER FARE RICCHE ALTRE REGIONI E ALTRE REALTÀ.

E’ IN ATTO UN GRANDE RISVEGLIO CIVILE E POLITICO IN CALABRIA: TANTI CALABRESI CHIEDONO UNA SVOLTA, VOGLIONO CAMBIARE UNA VOLTA PER TUTTE IL DESTINO DELLA PROPRIA TERRA E DEI PROPRI FIGLI, VOGLIONO DIRE ‘NO’ ALLE MAFIE E ALLA PEGGIORE POLITICA.

ABBIATE IL CORAGGIO DI SOSTENERE QUESTA BATTAGLIA DI LIBERAZIONE DEMOCRATICA OFFRENDO LORO CANDIDATI CHE POSSANO ESSERE ORGOGLIOSI DI VOTARE, CANDIDATI CAPACI DI PERSEGUIRE QUELLO SVILUPPO PROMESSO E MAI REALIZZATO, PERCHÉ NON È SUL BISOGNO E SULLA SOGGEZIONE CHE FONDANO IL LORO CONSENSO ELETTORALE.




Firma
Promosso da

Creata da:
Anna Falcone

Autore:
Anna Falcone

Registrata il:
28/01/10


La petizione APPELLO AI SEGRETARI NAZIONALI DEI PARTITI POLITICI PER LE ELEZIONI REGIONALI IN CALABRIA è stata creata da Anna Falcone e scritta da Anna Falcone.

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Questa petizione è ospitata presso LivePetitions.com come un servizio pubblico.
FIRMIAMO.IT è solo una piattaforma che ospita petizioni. Non c'è alcuna approvazione di questa petizione, espressa o implicita, da parte di FIRMIAMO.IT o dei nostri sponsor. Lista parziale di siti/blog che linkano a questa petizione
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giovedì 14 gennaio 2010

DIECI DOMANDE AI PARLAMENTARI DI IDV

Le 10 domande
DIECI DOMANDE per i parlamentari dell’Italia dei valori (Camera, Senato, Parlamento europeo)

http://www.facebook.com/note.php?note_id=170136893175&id=127184626612&ref=mf

Cari amici,
MicroMega ha chiesto a due suoi collaboratori, Salvatore Borsellino e Andrea Scanzi, tra loro diversissimi per storie politiche ma che hanno manifestato entrambi grande interesse e speranza per il contributo che l’Italia dei valori può dare a un radicale rinnovamento dell’attuale opposizione, di formulare le domande che considerano più urgenti e sulle quali ritengono che dai vertici del partito fin qui risposte sufficientemente chiare non siano arrivate.
Spero proprio che ciascuno di voi voglia rispondere. Non però con un unico testo, ma puntualmente: bastano poche righe per ogni domanda, ma importante, per la chiarezza del dibattito, è che siano davvero risposte a tutte le domande, nessuna esclusa.
A nome dei lettori, e dei tanti cittadini democratici che non si rassegnano, un grazie anticipato.
Paolo Flores d'Arcais


Le domande di Salvatore Borsellino

1) Di Pietro ha detto in una intervista che nelle liste di IDV non c'è un solo caso di incandidabilità, di immoralità e che tutti gli eletti e i candidati hanno il certificato penale al seguito, precisando che si intende per "immoralità" l'essere condannato con sentenza definitiva. Si rende conto l’Idv che, secondo questa lettura, un personaggio come Marcello Dell'Utri, non ancora condannato in via definitiva, sarebbe da ritenersi candidabile?

2) Nella stessa intervista Di Pietro ha affermato che Orazio Schiavone non è "neanche più condannato" perché il suo reato, secondo la "normativa successiva non è più neanche reato". Lei ritiene che l’Idv possa candidare persone che hanno commesso reati che tuttavia, grazie alle depenalizzazioni del governo Berlusconi – ad esempio il falso in bilancio – "non sono più neanche reati"? Per quanto riguarda Porfidia, Di Pietro dice che non è vero che è indagato per il 426 bis, ma per un "banalissimo abuso d'ufficio" di quando era sindaco. Non pensa che la base di IDV, soprattutto i giovani, vogliano essere rappresentati da persone che non abbiano commesso neanche dei "banalissimi abusi"?

3) Di Pietro ha affermato che su 2500 eletti nell'IDV ci sono appena 32 persone che provengono da esperienze politiche precedenti. La cifra sembra molto bassa, ma se anche fosse, non pensa che sia un problema che queste persone abbiano in parecchi casi una storia caratterizzata da disinvolti salti da uno schieramento all'altro che dimostrano, se non altro, una spiccata tendenza all'opportunismo e al trasformismo?

4) Nel raduno di Vasto sono intervenuto dicendo che per la prima volta avevo accettato di partecipare ad un raduno nazionale di un partito perché in quel partito mi sentivo a casa mia e con me si sentivano “a casa” i tanti giovani che si riconoscono nel movimento delle "Agende Rosse". Dissi anche che mi sarei sentito a casa mia fino a quando anche quei giovani si fossero sentiti a casa loro. Possiamo sperare, sia io che questi giovani, che il processo in atto per fare veramente diventare IDV il partito della Giustizia, della Legalità, della Società Civile prosegua ed arrivi a compimento in maniera da farci sentire "definitivamente" a casa nostra?

5) Non pensa che sarebbe necessario dare una ulteriore spinta alla "democratizzazione" interna arrivando a pensare ad un segretario eletto dalla base attraverso delle "primarie"? Negli incontri che faccio in tutte le regioni d'Italia, per la maggior parte organizzati da giovani, raccolgo un diffuso senso di disagio: molti sono entrati con entusiasmo in IDV ma oggi si sentono scoraggiati perchè non hanno la possibilità, a causa degli ostacoli posti dai dirigenti locali del partito, di tradurre in attività concreta la loro adesione. Non crede che questa situazione possa portare questi giovani ad un passo indietro rispetto alla loro militanza in IDV, e a frenare l’ingresso di tanti altri giovani che potrebbero essere una iniezione di forze nuove, attive e spesso entusiaste?

Salvatore Borsellino

Le domande di Andrea Scanzi

6) L’Italia dei Valori è diventato il privilegiato approdo di molti delusi da sinistra, più per demeriti altrui che per meriti propri. E’ un partito che usufruisce di voti fluttuanti, radicalizzati ma non radicati. Un voto “in assenza di”: non un’adesione pienamente convinta. Quando scatterà – se scatterà – l’appartenenza?

7) L’immagine attuale dell’Italia dei Valori è quella di un partito in cui le personalità maggiori coincidono con Di Pietro e De Magistris: due ex magistrati. E’ normale o piuttosto il segnale che il “giustizialismo” può diventare un assillo, quasi una devianza patologica?

8) La questione morale è centrale nell’Italia dei Valori. L’inchiesta di MicroMega sembra però avere infastidito la nomenklatura. Per chi fa politica come l’Idv, sempre sull’orlo del populismo, è costante il rischio che a furia di fare i Robespierre prima o poi spunti un Saint-Just a rubarti scena (e testa). Non è per questo particolarmente sbagliato minimizzare i problemi interni (per quanto inferiori alla media)? Non avvertite l’esigenza di dimostrare che le Sonia Alfano e i Gianni Vattimo non erano specchietti per le allodole?

9) Il momento più basso dell’Idv è stato il voto contrario alla Commissione d’Inchiesta sulle mattanze a Bolzaneto e Scuola Diaz, quando il vostro partito era al governo. E’ di queste settimane il calvario di Stefano Cucchi. L’impostazione “poliziottesca” dei quadri dirigenziali dell’Idv (emblematico il caso Giovanni Palladini) può portare a una sottovalutazione di vicende analoghe? La vostra attenzione alla legalità contempla anche il garantismo e il coraggio di non reputare intoccabili magistrati e forze dell’ordine?

10) L’Italia dei Valori prospera per la risibile debolezza del Pd e perché il bipolarismo italiano è drammaticamente atipico: non centrosinistra e centrodestra, ma berlusconiani e antiberlusconiani. Questa radicalizzazione avvantaggia un partito di lotta come l’Idv: di lotta, ma non di governo. Cosa farà l’Italia dei Valori quando Berlusconi non ci sarà più? Non è un partito che, paradossalmente, per prosperare ha bisogno anzitutto del Nemico?

CONGRESSO IDV A ROMA

CONGRESSO IDV : SABATO 16 GENNAIO A ROMA, LA “BASE IDV”-On.FRANCO BARBATO PRESENTERANNO LA MOZIONE CONGRESSUALE ALTERNATIVA A QUELLA DELL’ON. ANTONIO DI PIETRO

Roma 12 gennaio 2010.

Verrà presentata ufficialmente sabato prossimo, 16 gennaio, presso l'Hotel Nazionale, in piazza Montecitorio a Roma, la Mozione promossa dalla “Base Idv” congiuntamente all''On. Franco Barbato, candidato al ruolo di Presidente dell'Italia dei Valori al Congresso Nazionale che si terrà a Roma il 5-6-7 Febbraio 2010

“ L'Italia dei Valori è un partito dalle grandi potenzialità che sta affermandosi come guida di una opposizione vera, forte e strutturata sul territorio – affermano i Responsabili organizzativi della “Base Idv” - Tuttavia, il partito è, soprattutto a livello locale, spesso ancora preda di elementi dirigenziali che con la democrazia, le regole e la trasparenza hanno poco a che fare.

In tale ottica la “Base IdV” si è costituita due mesi fa per dare voce ai tanti militanti del partito esclusi e delusi da una gestione verticistica e poco trasparente. Questo il senso della nostra protesta concretizzatasi negli ‘eventi del Baraccano’, a Bologna e nel prossimo a Brescia del 17 gennaio, mentre si terrà a Roma un nuovo evento a ridosso del Congresso nazionale di febbraio.

Per questo stiamo elaborando una mozione congressuale che vuole cambiare l’attuale stato di cose introducendo veri strumenti di partecipazione democratica ,come le ‘primarie aperte’ per l’elezione del Presidente del partito, ed un rinnovamento globale degli organi del partito stesso. Rinnovamento, che andrà verso la massima apertura politica ai movimenti e alla società civile e contro tutte le strutture di potere precostituite dai cacicchi locali, veri e propri ‘signori delle tessere’. Per incidere nella realtà del partito presenteremo quindi sabato prossimo alle ore 11 a Roma, presso l’Hotel Nazionale a piazza Montecitorio, la bozza della nostra mozione con l’on. Franco Barbato, candidato al ruolo di Presidente del partito nel prossimo congresso nazionale del 5 – 6- 7 febbraio”.

Giuseppe Vatinno, Alessandra Piva, Domenico Morace per ‘la Base IdV’ (labase.idv@gmail.com)

Ufficio Stampa Franco Barbato tel. 06.67609659